Lo spazio letterario di Roma antica. VI.

  LO SPAZIO LETTERARIO DI ROMA ANTICA

  I TESTI

  

Volume VI

  

I TESTI: 1. LA POESIA

  LO S PAZ IO LETTE RARIO D I ROMA ANTICA

  

Volume I

LA PRODUZIONE DEL TESTO

Volume II

LA CIRCOLAZIONE DEL TESTO

  

Volume III

LA RICEZIONE DEL TESTO

Volume IV

L’ATTUALIZZAZIONE DEL TESTO

  

Volume V

CRONOLOGIA E BIBLIOGRAFIA

DELLA LETTERATURA LATINA

  • *

    Volume VI

  

I TESTI: 1. LA POESIA

Volume VII

  

I TESTI: 2. LA PROSA

  • *

    INTRODUZIONE ALLA FILOLOGIA LATINA

  LO SPAZIO LETTERARIO DI ROMA ANTICA Volume VI

  I TE STI: 1. LA P OE S IA Direttore: PIERGIORGIO PARRONI A cura di

  ALESSANDRO FUSI, ANGELO LUCERI, PIERGIORGIO PARRONI, GIORGIO PIRAS S S A L E R N O E D I T R I C E R O M A

  

In redazione:

CARLO FRANCO

  

Inserti iconografici:

EUGENIO POLITO

  

Traduzioni:

Carlo Franco e Giusto Traina

  

ISBN 978-88-8402-678-1

Tutti i diritti riservati - All rights reserved

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  PRESENTAZIONE ra il 1989 e il 1991 la Salerno Editrice proponeva con i cinque volumi de Lo spazio

  T

letterario di Roma antica un modo nuovo e originale di affrontare la letteratura la-

  tina. Per la prima volta nel campo dei nostri studi si presentava il testo letterario (e piú in generale il documento scritto) non solo in se stesso ma anche nella sua circolazione e diffusione (dapprima a Roma e nelle regioni circonvicine e poi via via nelle varie parti dell’impero), nella sua trasmissione in età tardo-antica e medievale e infine nella sua penetrazione e reviviscenza nelle culture nazionali dall’Umanesimo all’epoca contem- poranea, con un’ampia apertura interdisciplinare (l’ultima sezione, destinata ai “mass- media”, si apre ai film storici ambientati nell’antica Roma e ai fumetti in latino). Que- sto ambizioso obiettivo veniva raggiunto chiamando a raccolta specialisti di varie disci- pline, tutti indirizzati, pur nella diversità della formazione e degli orientamenti, ad un unico scopo, quello di far risaltare da un lato la poliedricità, dall’altro l’attualità di un mondo senza il quale non sarebbe possibile vivere con piena consapevolezza il nostro.

  Lo studio sincronico e insieme diacronico del testo esigeva una trattazione per gene- ri (epos, tragedia, romanzo, ecc.), in quanto solo inseguendo la storia di questi grandi fi- loni diventava possibile cogliere ciascun testo nel suo divenire, cioè comprendere appie- no il rapporto di imitatio-aemulatio che lega ogni autore al proprio modello nel suo percorso evolutivo. La trattazione “per generi” comporta, come è noto, dei rischi, che tut- tavia vale la pena di correre se si vuole pervenire alla visione globale di un fenomeno di tale complessità. A soffrire maggiormente di tale impostazione sono ovviamente alcuni grandi autori che, avendo praticato piú generi letterari, finiscono smembrati in varie se- zioni con danno per la loro identità e per una valutazione unitaria della loro persona- lità artistica. Un’altra difficoltà è rappresentata da certe forzature che a volte si è costret- ti a compiere per assegnare un’opera a un genere piuttosto che a un altro, soprattutto quando essa si pone a un “crocevia di generi”, o nel raggruppare sotto uno stesso genere opere che spesso hanno fra loro affinità meramente formali.

  A questo criterio, che pur con tutti i suoi limiti ci sembra per le ragioni dette l’unico praticabile in questa prospettiva, ci siamo attenuti anche noi nel concepire e nell’orga- nizzare due volumi antologici, l’uno destinato alla poesia (quello che vede ora la luce), l’altro alla prosa (che seguirà a breve distanza), entrambi necessario complemento della trattazione “teorica” rappresentata dallo Spazio letterario. Troppo spesso accade, specie nella pratica dell’insegnamento, di stabilire una separazione netta fra storia let- teraria e studio dei testi, quasi che il testo con tutte le sue implicazioni (culturali, lingui-

  

presentazione

  stiche, stilistiche, metriche, critico-testuali, ecc.) non fosse insieme punto di partenza e punto di arrivo di ogni ricostruzione storico-letteraria. Era dunque indispensabile do- tare lo Spazio letterario di un corredo di testi, che costituissero una specie di docu- mentazione a sostegno e convalida di quanto lí asserito.

  Seguendo le linee di quel precedente lavoro, al quale il presente strettamente si salda, abbiamo diviso la materia di questo primo volume in nove sezioni, dedicate rispettiva- mente all’epos, alla poesia didascalica, al teatro, alla lirica, all’elegia, alla poesia bucoli- ca, alla satira, all’epigramma, alla favola. Ognuna di queste sezioni è preceduta da una nota introduttiva, che tratta a grandi linee delle caratteristiche del genere, dei suoi prin- cipali rappresentanti, della sua evoluzione storica, ed è conclusa da una bibliografia es- senziale. I singoli autori antologizzati sono a loro volta introdotti da una breve presen- tazione che ne illustra l’opera e ne mette in rilievo contenuti e significato. In entrambe le sezioni introduttive, ogni volta che se ne ravvisi l’opportunità, si segnalano rinvii ai precedenti volumi dello Spazio letterario: anche questo un modo per raccordare tra loro le due opere che insieme concorrono a una visione quanto piú possibile completa della grande eredità culturale di Roma antica. Lo stesso metodo vale per il secondo vo- lume, dove la materia è organizzata nei grandi filoni della storiografia, della retorica e oratoria, della letteratura filosofica, del romanzo, dell’epistolografia, della letteratura tecnico-scientifica ed erudita.

  Il compito piú arduo è apparso fin dall’inizio quello di operare le scelte, soprattutto per quanto riguarda i “maggiori”, tanto piú che lo spazio già esiguo loro concesso si è do- vuto ulteriormente ridurre per non escludere i “minori”, che non era giusto sacrificare, anche in considerazione del fatto che essi hanno spesso avuto nella storia della cultura una fortuna notevole, talvolta perfino superiore ai loro effettivi meriti. In linea di mas- sima ci siamo sforzati di coniugare il criterio di accostare testi noti ad altri meno noti, ma quando lo spazio tiranno non lo ha consentito abbiamo accordato la nostra preferenza a brani giudicati importanti a far meglio comprendere il significato e la struttura dell’o- pera nel suo insieme, rinunciando a malincuore ad altri meritatamente famosi e per co- sí dire canonici (le ragioni delle scelte sono di volta in volta chiarite in una nota a piè di pagina che accompagna i singoli brani antologizzati). La forzata ieiunitas (a dispetto della sua mole) di questa antologia non va tuttavia a scapito dei due obiettivi primari che ci siamo proposti: di offrire alcuni exempla di lettura di un testo antico e insieme di suscitare curiosità che inducano l’utente ad allargare il campo delle sue conoscenze e dei suoi interessi.

  I passi prescelti (in genere di una certa estensione e tutti tratti dalle edizioni critiche piú autorevoli) sono accompagnati da traduzioni a fronte (tutte originali), che mirano

  

presentazione

  a facilitare l’interpretazione: esse non hanno dunque alcuna pretesa di letterarietà, an- che se si sforzano di non essere né piatte né sciatte; nel caso della poesia si è adottato il criterio di far corrispondere, fin dove possibile, ogni rigo del testo italiano a un verso la- tino in modo di renderne piú agevole la comprensione. Note a piè di pagina rendono ra- gione delle scelte operate e riassumono il contenuto di ogni passo mettendone in luce gli aspetti salienti.

  Il commento, nella sua essenzialità, mira a fornire una chiave interpretativa che fac- cia i conti da un lato con i contenuti, dall’altro con lo stato del testo, che è discusso ogni volta che esso presenti problemi esegetici e/o critico-testuali (per questo di ogni testo si fornisce l’indicazione dell’edizione critica da cui proviene e nel commento si avverte ogni volta che ce se ne distacca e se ne rende ragione). Se in questi casi è d’obbligo per il commentatore operare delle scelte (quante volte si sarebbe stati tentati di cavarsela con un non liquet!), si è tuttavia fatto in modo che il lettore avesse a disposizione tutti gli elementi utili a farsi un’opinione personale e a giudicare quindi in modo autonomo. In- somma il commento tiene una via mediana che contempera due diverse esigenze: quel- la di fornire un aiuto immediato alla comprensione e quella di prospettare criticamente i principali problemi interpretativi che ogni testo necessariamente pone. Questo con- sente peraltro una duplice fruizione di questa antologia: da parte di lettori meno ag- guerriti, che si orientino prevalentemente sulla traduzione tenendo però d’occhio nel contempo il testo originale a fronte e ricorrendo, quando necessario, alle principali note esplicative, e da parte di un pubblico piú specializzato, avvezzo fin dagli studi univer- sitari ad affrontare direttamente il testo e a considerarlo una realtà tutt’altro che codifi- cata, ma in qualche modo in fieri. Per costoro la traduzione sarà uno strumento inter- pretativo con cui fare necessariamente i conti, ma da integrare di volta in volta col com- mento filologico-erudito. In esso, sia detto per inciso, non mancano neppure qua e là spunti originali, che ci auguriamo non sfuggano agli “addetti ai lavori”.

  Chiudono i due volumi “schede” degli autori antologizzati in ciascuno di essi, di- sposte in ordine alfabetico. In questo modo il lettore si trova a disporre di un repertorio di facile consultazione che gli consente di avere a portata di mano una serie di notizie indispensabili alla comprensione dell’autore studiato (vita, opere, fortuna, tradizione manoscritta). Ogni scheda si conclude con una nota bibliografica, che integra e aggiorna quella contenuta nel v volume dello Spazio letterario.

  Il lavoro di questo primo volume è stato cosí suddiviso: Alessandro Fusi ha curato Tibullo, Properzio, Ovidio (Amores, Heroides, Metamorfosi, Tristia), satira, epigramma, favola; Angelo Luceri la poesia bucolica, l’epica post-virgiliana, la poesia di tarda età imperiale; Giorgio Piras, che si è occupato anche della revisione e della uni-

  

presentazione

  formazione complessiva, Ennio, Virgilio, il teatro, Catullo, Orazio lirico. A chi scrive, si deve, oltre al coordinamento generale, la sezione relativa alla poesia didascalica. Strumenti essenziali alla fruizione di un’opera come questa sono gli indici. Nel nostro caso per non appesantire ulteriormente il volume si è deciso di dotarlo di un solo indice complessivo, redatto da Giorgio Piras, che comprende nomi propri antichi, argomenti di rilievo e, oltre ai passi antologizzati, quelli per i quali la discussione offra qualche contributo all’interpretazione.

  Le abbreviazioni bibliografiche, in gran parte le stesse già adottate nei primi cinque volumi, sono riportate per comodità del lettore nelle pagine seguenti.

  Piergiorgio Parroni

  

ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE *

AL R. Anthologia Latina sive Poesis Latinae supplementum, edd. F. Buecheler-

  A. Riese, pars i. Carmina in codicibus scripta, 1-2, rec. A. Riese, Leip-

2

zig, Teubner, 1894-1906 (rist. Amsterdam, Hakkert, 1972-1973).

  

AL Sh. B. Anthologia Latina, i. Carmina in codicibus scripta, rec. D.R. Shackleton

Bailey, 1. Libri Salmasiani aliorumque carmina, Stuttgart, Teubner,

  1 982.

  

ANRW Aufstieg und Niedergang der römischen Welt. Geschichte und Kultur Roms

im Spiegel der neueren Forschung, hrsg. H. Temporini-W. Haase, i-, Berlin (poi Berlin-New York), de Gruyter, 1972- (in continuazio- ne).

Bieler, Dichter L. Bieler, Nachaugusteische nichtchristliche Dichter, ii. Römische Dichtung

von Hadrian bis zum Ausgang des Altertums. Bericht über das Schrifttum der Jahre 1926-1935, in « Lustrum », a. ii 1957, pp. 207-93.

CIL Corpus inscriptionum Latinarum, i-, Berlin (poi Berlin-New York),

Reimerus (poi de Gruyter), 1853- (in continuazione).

CLE Anthologia Latina sive Poesis Latinae supplementum, edd. F. Buecheler-

  A. Riese, pars ii. Carmina Latina epigraphica, 1-2, conlegit F. Bueche- ler, Leipzig, Teubner, 1895-1897; iii. Supplementum, ed. E. Lom- matzsch, ivi, id., 1926 (rist. Amsterdam, Hakkert, 1972).

  

CRF Comicorum Romanorum praeter Plautum et Syri quae feruntur sententias

3 fragmenta, rec. O. Ribbeck, Leipzig, Teubner, 1898 («Scaenicae Ro- manorum poesis fragmenta », ii).

  Die römische Satire Die römische Satire, hrsg. J. Adamietz, Darmstadt, Wbg, 1986.

DMP Disiecti membra poetae. Studi di poesia latina in frammenti, a cura di V.

  Tandoi, i-iii, Foggia, Atlantica, 1984-1988.

  

Dramatische Dramatische Wäldchen: Festschrift für Eckard Lefèvre zum 65. Geburtstag,

Wäldchen hrsg. E. Stärk-G. Vogt-Spira, Hildesheim, Olms, 2000. e e

  EACL

  B. Munk Olsen, L’étude des auteurs classiques latins aux XI et XII siècles, e e

i . Catalogue des manuscrits classiques latins copiés du IX au XII siècle: Api-

  cius-Juvenal, Paris, Cnrs, 1982; ii. Catalogue [ . . . ]: Livius-Vitruvius,

  1 985; iii/1. Les classiques dans les bibliothèques médiévales, 1987; iii/2.

  Addenda et corrigenda. Tables, 1989.

EO Orazio: Enciclopedia Oraziana, i-iii, Roma, Ist. della Enciclopedia

Italiana, 1996-1998.

  

EV Enciclopedia Virgiliana, i-v/2, Roma, Ist. della Enciclopedia Italiana,

  1 984-1991.

  • * Le riviste sono indicate secondo il sistema abbreviativo utilizzato nell’Année Philologique, cui si

    rimanda per lo scioglimento delle sigle.

  

abbreviazioni bibliografiche

Filologia e forme Filologia e forme letterarie: studi offerti a F. Della Corte, i-v, Urbino,

letterarie Univ., 1987.

FPL Bl. Fragmenta poetarum Latinorum epicorum et lyricorum praeter Ennium et

Lucilium, post W. Morel novis curis adhibitis ed. C. Buechner, edit. tertiam auctam cur. J. Blänsdorf, Leipzig, Teubner, 1995.

  

FPL Bü. Fragmenta poetarum Latinorum epicorum et lyricorum praeter Ennium et

Lucilium, post W. Morel novis curis adhibitis ed. C. Buechner, Leipzig, Teubner, 1982.

  

GGM Geographi Graeci minores, e codicibus recogn. prolegomenis ann. in-

dicibus instr. [ . . . ] C. Mullerus, i-iii, Parisiis, Didot, 1855-1861 (rist.

  Hildesheim, Olms, 1965).

  

GL Grammatici Latini, ex rec. H. Keilii, i-vii + Supplementum, Leipzig,

Teubner, 1855-1880.

HLL Handbuch der lateinischen Literatur der Antike, hrsg. R. Herzog-P.L.

  Schmidt, i. Die archaische Literatur: Von den Anfängen bis Sullas Tod: Die vorliterarische Periode und die Zeit von 240 bis 78 v. Chr., hrsg. W. Suerbaum, München, Beck, 2002; iv. Die Literatur des Umbruchs: Von der römischen zur christlichen Literatur (117-283 n. Chr.), hrsg. K. Sall- mann, 1997; v. Restauration und Erneuerung: Die lateinische Literatur von 284 bis 374 n. Chr., hrsg. R. Herzog, 1989.

Hofmann-Szantyr J.B. Hofmann-A. Szantyr, Lateinische Syntax und Stilistik, München,

Beck, 1965 (riv. 1972).

  

Iambic Ideas Iambic Ideas: Essays on a Poetic Tradition from Archaic Greece to the Late

Roman Empire, ed. A. Cavarzere-A. Aloni-A. Barchiesi, Lanham (Md.), Rowman and Littlefield, 2001.

  

ILS Inscriptiones Latinae selectae, ed. H. Dessau, i-iii, Berlin, Weidmann,

  1 892-1916.

  

Incontri triestini Incontri triestini di filologia classica, a cura di L. Cristante et al., Trieste,

Univ., 2003- (in continuazione).

MGH, AA Monumenta Germaniae historica, Auctores antiquissimi, i-xv, Berlin,

Weidmann, 1877-1919.

  Otto

A. Otto, Die Sprichwörter und sprichwörtlichen Redensarten der Römer, Leipzig, Teubner, 1890 (rist. Hildesheim, Olms, 1962).

  

PL Patrologiae cursus completus [ . . . ]. Series Latina [ . . . ], accurante J.P. Mi-

gne, i-ccxxi, Parisiis, Garnier et J.P. Migne, 1844-1865 (con varie ri- stampe).

  

PLLS Papers of the Liverpool Latin Seminar, Liverpool, Cairns, 1977-1986;

poi Papers of the Leeds International Latin Seminar, Leeds, Cairns,

  1 990- (in continuazione).

  

PLM Baeh. Poetae Latini minores, rec. em. Ae. Baehrens, i-v, Leipzig, Teubner,

  1 879-1883.

  

PLM Voll. Poetae Latini minores, ed. F. Vollmer, i-v, Leipzig,Teubner, 1910-1923.

  

abbreviazioni bibliografiche

Prefazioni, prologhi, Prefazioni, prologhi, proemi di opere tecnico-scientifiche latine, a cura di C.

proemi Santini-N. Scivoletto, i-ii, Roma, Herder, 1990-1992.

RAC Reallexikon für Antike und Christentum. Sachwörterbuch zur Auseinan-

dersetzung des Christentum mit der antiken Welt, hrsg. Th. Klauser-E.

  Dassmann, i-, Stuttgart, Hiersemann, 1950- (in continuazione).

  

RE Paulys Real-Encyclopädie der classischen Altertumswissenschaft, hrsg. G.

  Wissowa et al., i-xxiv + ia-xa + xv Supplemente, Stuttgart (poi Mün-

chen), Metzler (poi Drukkenmüller), 1893-1978.

  

ROL Remains of Old Latin, ed. transl. by E.H. Warmington, i-iv, Cam-

bridge (Mass.), Harvard Univ. Press, 1935-1940 (con varie ristam- pe).

  

SLLRH Studies in Latin Literature and Roman History, ed. C. Deroux, i-xiv,

Bruxelles, Latomus, 1979-2008.

SVF Stoicorum veterum fragmenta, collegit I. ab Arnim, i-iii, Leipzig,

  Teubner, 1903-1905; iv, ivi, id., 1924 (con varie ristampe; trad. it. a cura di R. Radice, Milano, Rusconi, 1998).

  

ThlL Thesaurus linguae Latinae, i-, Leipzig (poi Berlin-New York), Teub-

ner (poi de Gruyter), 1900- (in continuazione).

  

Timpanaro, S. Timpanaro, Contributi di filologia e di storia della lingua latina, Ro-

Contributi ma, Ateneo, 1978.

Timpanaro, Nuovi S. Timpanaro, Nuovi contributi di filologia e storia della lingua latina,

contributi Bologna, Pàtron, 1994.

Tosi, Dizionario R. Tosi, Dizionario delle sentenze latine e greche, Milano, Rizzoli, 1991.

Traina, Poeti latini A. Traina, Poeti latini (e neolatini). Note e saggi filologici, i-v, Bologna,

2 Pàtron, 1975-1998 (i , 1986 ).

  

TRF Tragicorum Romanorum fragmenta, rec. O. Ribbeck, Leipzig, Teub-

3 ner, 1897 («Scaenicae Romanorum poesis fragmenta », i).

  

TT Texts and Transmission. A Survey of the Latin Classics, ed. by L.D. Rey-

nolds, Oxford, Univ. Press, 1983.

  • *

    I segni critici adottati nel testo latino e nella traduzione so- Avvertenza sui testi. –

    no quelli consueti nella tradizione ecdotica: le parentesi uncinate (‹ ›) segnalano le in-

    tegrazioni degli editori, le parentesi quadre ([ ]) porzioni di testo ritenute non genuine

    e da espungere, le cruces († †) quelle non sanabili, tre asterischi (***) una lacuna ricono-

    sciuta ma non colmata.