Lo studio pilota

5.8 Lo studio pilota

  Obiettivo di questo studio pilota è stato principalmente mettere a punto la nuova tipologia di analisi che è stata presentata nel paragrafo precedente, e che

  ha il fine di comprendere le modalità con cui si costruisce conoscenza all’interno di un forum. Per raggiungere questo obiettivo e per una prima ricognizione sul campo delle modalità con cui gli studenti costruiscono conoscenza, è stato analizzato un forum di discussione contenente 72 note. La discussione, che ha coinvolto 10 studenti, di cui 3 maschi e 7 femmine, si è svolta durante una settimana, all’interno del corso, organizzato in modalità blended, di Psicologia delle Organizzazioni e della Comunicazione, dell’Università di Bari (a.a. 20052006). La scelta di questa discussione è stata indirizzata dalla conoscenza approfondita di tali dati, già analizzati in precedenza in riferimento alla costruzione identitaria e al senso di comunità (Cucchiara, Spadaro, Ligorio, 2008). Si è, dunque, proceduto individuando i tre livelli proposti negli interventi postati dagli studenti. L’insieme delle note è stato diviso in 6 sottoargomenti emersi spontaneamente nella discussione, che si riferiscono all’identità in rete, alle emoticon, al nicknames, fake e trolls, a “Lucia” la faccia parlante, al sé e alle relazioni on-line e al genere. L’individuazione delle categorie e l’analisi delle note è stata effettuata da due giudici che dopo essersi addestrati sul primo 10 delle note, hanno lavorato in maniera indipendente. Al termine delle assegnazioni, i giudici si sono confrontati e hanno riscontrato un accordo pari al 90; i casi controversi sono stati discussi fino al pieno consenso da parte di entrambi.

  Dalle analisi effettuate è possibile dimostrare che la discussione è costruita sulla condivisione dei “fatti”, nel 38 degli interventi sull’elaborazione di “teorie semplici” nel 39,4 e sulla costruzione di “teorie complesse” nel 25,3 delle note. Essendo categorie non mutualmente escludibili, in ogni nota quindi era possibile riscontrare anche più categorie di seguito.

  Figura 9 – La distribuzione delle categorie nell’insieme delle note.

  Com’è possibile notare dal grafico, è stato rilevato che i “fatti” e le “teorie semplici” risultano le categorie più frequenti. La presenza di un notevole numero di “fatti” può essere ricondotta all’intenzione degli studenti di riportare nella discussione diverso materiale da condividere con gli altri, citando teorie e facendo riferimento alle conoscenze pregresse. Ciò avviene soprattutto nella prima fase della discussione dove sembra necessario partecipare alla discussione negoziando significati e confrontandosi con i colleghi di corso per trovare un terreno comune sul quale costruire nuove conoscenze. Accanto ai “fatti”, vi sono le “teorie semplici” con una percentuale, seppure di poco maggiore; ciò evidenzia la capacità degli studenti di elaborare ipotesi a partire dal materiale condiviso. Questa categoria è importante al fine della costruzione collaborativa di conoscenza perché mette in risalto il modo in cui Com’è possibile notare dal grafico, è stato rilevato che i “fatti” e le “teorie semplici” risultano le categorie più frequenti. La presenza di un notevole numero di “fatti” può essere ricondotta all’intenzione degli studenti di riportare nella discussione diverso materiale da condividere con gli altri, citando teorie e facendo riferimento alle conoscenze pregresse. Ciò avviene soprattutto nella prima fase della discussione dove sembra necessario partecipare alla discussione negoziando significati e confrontandosi con i colleghi di corso per trovare un terreno comune sul quale costruire nuove conoscenze. Accanto ai “fatti”, vi sono le “teorie semplici” con una percentuale, seppure di poco maggiore; ciò evidenzia la capacità degli studenti di elaborare ipotesi a partire dal materiale condiviso. Questa categoria è importante al fine della costruzione collaborativa di conoscenza perché mette in risalto il modo in cui

  A partire da un “fatto”, quindi, da una teoria strutturata già esistente, l’utente riflette sulle sue esperienze e crea una propria opinione dell’argomento, solo successivamente sceglie di condividerla con gli altri con il fine di giungere alla costruzione di una “teoria” più valida e articolata. La categoria delle “teorie complesse” compare con la percentuale minore, questo risultato potrebbe essere dovuto al fatto che gli studenti discutendo di diversi sottoargomenti, e avendo poco tempo a disposizione non hanno potuto approfondire ogni singolo tema, elaborando teorie più articolate. Oltre ad aver analizzato questi tre livelli nella costruzione di conoscenza, è stata riscontrata la presenza molto evidente di una categoria che è stata chiamata “segmenti di passaggio” (Cucchiara, Ligorio, 2009).

  I “segmenti di passaggio” possono essere definiti specifiche modalità di interazione, che non si riferiscono al contenuto, ma hanno la funzione di favorire lo scambio tra gli studenti e stimolare la discussione con gli altri partecipanti; tale strategia discorsiva, che può comprendere ad esempio, il porre domande - “Che ne pensate?” e “Siete d’accordo?”- spinge i partecipanti

  a contribuire allo scambio di idee, supportando lo sviluppo e il miglioramento delle teorie.

  I “segmenti di passaggio” sono quindi in grado di spingere gli studenti a partecipare attivamente alla discussione, svelando l’intenzione di supportare lo sviluppo e il miglioramento delle idee proposte. Tali “segmenti di passaggio” giocano un ruolo fondamentale: permettono al docente e agli studenti di considerare, oltre al contenuto, anche una delle componenti del processo di costruzione di conoscenza, quella che indica le modalità utilizzate dai partecipanti per chiedere e offrire uno scaffolding esplicito, con l’obiettivo di stimolare e facilitare la discussione e il miglioramento delle idee. Nello specifico abbiamo riscontrato i segmenti di passaggio nel 40 delle note.

  Il frequente utilizzo dei segmenti di passaggio indica una chiara volontà da parte degli studenti di coinvolgere gli altri partecipanti, stimolando la discussione e procedendo nella costruzione collaborativi di conoscenza. Alla luce dei risultati ottenuti si è potuto affermare che la metodologia messa a punto permette di comprendere le modalità con cui si costruisce la conoscenza nei forum di discussione ed ha mostrato la presenza di un modalità di interazione, i “segmenti di passaggio”, che facilita il passaggio da un livello all’altro. Questa ulteriore categoria, emersa durante le analisi, ha spinto una riflessione e uno studio diretto alla comprensione e all’approfondimento dell’utilizzo delle strategie interattive utilizzate dagli studenti, come vedremo dettagliatamente in seguito. I risultati sono sembrati incoraggianti, dunque si è ritenuto possibile applicare questa metodologia ai dati raccolti nel forum italiano e spagnolo.