Le procedure di infrazione comunitaria nei confronti dell’Italia sul tema rifiuti

Box 2. Le procedure di infrazione comunitaria nei confronti dell’Italia sul tema rifiuti

  • 2007_2195 Emergenza rifiuti in Campania. • 2005_4051 Cattivo recepimento della direttiva 75442CEE sui rifiuti. Esclusione dall'ambito di

  applicazione della direttiva di certi rottami destinati all'impiego in attività siderurgiche e combustibile

  • 2005_2015 Non corretta applicazione della direttiva 200059CE relativa agli impianti portuali di

  raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e per i residui del carico. • 2003_4506 Non corretta trasposizione della direttiva 199931CE relativa alle discariche di rifiuti.

  Criteri e procedure per l'ammissione dei rifiuti nelle discariche (rocce da scavo). • 2003_2077 Non corretta applicazione delle direttive 75442CE e 91689CEE sui rifiuti. Misure di

  controllo sulle discariche abusive. • 2002_2284 Effetti nocivi della raccolta, del trasporto, del trattamento, dell'ammasso e del deposito

  dei rifiuti. • 2002_2213 Cattivo recepimento della direttiva 91156CEE sui rifiuti. Esclusione dall'ambito di

  applicazione della direttiva di alcune sostanze. • 2002_2077 Obblighi previsti dalla direttiva 75442CEE sui rifiuti • 2000_4554 Bonifica della discarica RSU Campolungo (AP) • 1999_4797 Bonifica della discarica di Nerofumo a Rodano (MI) • 1999_4006 Cattivo recepimento delle direttive 75442CEE e 91156CEE relative alla disciplina

  dei rifiuti. Scarti alimentari originati dall’industria agroalimentare destinati alla produzione di mangimi.

  • 1998_4802 Bonifica della discarica di Manfredonia (FG).

  L'emergenza campana, punta dell'iceberg del sistema di gestione dei rifiuti italiana,

  ha reso possibile svelare un’emergenza latente e pronta ad esplodere anche in alcune altre regioni, come mostra la recentissima crisi siciliana, o come svelato dalle inchieste dela magistratura e degli organi di polizia, che continuano a trovare sversatoi di rifiuti tossici che sfuggono ai controlli non solo nelle aree controllate direttamente dalla camorra, ma anche in altre regioni del sud e delle altre zone d'Italia.

  Lo studio settoriale della gestione dei rifiuti, inoltre, non è altro che lo specchio del più ampio governo del territorio, delle pratiche di territorializzazione che su di esso insistono e che non sono esclusiva degli enti pubblici, come abbiamo visto citando gli studi di Anna Davies. Infatti, le “emergenze rifiuti” in Campania e in Sicilia denotano sicuramente due problemi i quali, insieme, portano a una situazione esplosiva di caos generale e istituzionale: uno è quello ampio, legato alle tendenze internazionali,

  332 Cfr. ibidem.

  dell'insostenibilità del modello di consumo; l'altro è quello delle problematiche locali di gestione del territorio, che, aggiungendosi al primo problema, causano situazioni disastrose a livello sociale e istituzionale.

  Ci sono dunque, in Italia, differenti gestioni del territorio, con differenti livelli di efficacia-efficienza e di consenso sociale. Non per caso le regioni in cui più forte è la criminalità organizzata presentano peggiori livelli di efficacia-efficienza nella gestione, come vedremo nei dati che riguardano l'applicazione delle norme comunitarie nel settore rifiuti. E non è solo a causa della pervasiva presenza della criminalità, ma di un più ampio tessuto sociale che comprende “comitati d'affari” non legati direttamente alle mafie e inadempienze diffuse nelle pubbliche amministrazioni che rallentano i processi di applicazione delle normative. Vedremo nel successivo capitolo come, però, questi cattivi esempi di amministrazione pubblica diano spinta a variegati movimenti di cittadini, stimolando una maggior partecipazione ai temi dell'ambiente e della legalità: una sfida interessante per il paese sarebbe quella di sfruttare al meglio questa nuova coscienza ambientale nelle regioni fin'ora meno sensibili.

  Produzione dei rifiuti e gestione “a monte” Alcune delle difficoltà cui si è accennato si riflettono nei dati sulla gestione dei

  rifiuti, da cui è possibile riscontrare in modo macroscopico le differenze tra le regioni italiane del nord e del sud. Le statistiche sulla produzione di rifiuti urbani ci dicono che l'Italia, con 550 kgabitante per anno (dato 2006), è in linea con la media europea.